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Il morbo di Dupuytren: definizione, diagnosi e terapia

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il morbo di di Dupuytren è una patologia fibroproliferativa caratterizzata da un ispessimento e conseguente retrazione dell’aponeurosi palmare e delle sue estensioni digitali. Colpisce prevalentemente in soggetti di sesso maschile dopo i 40 anni, la sua frequenza aumenta con l’età ed è una delle patologie più comuni della mano insieme alle tendiniti. (Tendinite alla mano: diagnosi e terapia, Tendinite alla mano: quali sono i sintomi? Come si cura?)

Come si manifesta il Morbo di Dupuytren?

Il morbo di Dupuytren si manifesta generalmente con la formazione di noduli e cordoni non dolenti al palmo della mano che possono portare ad una progressiva e permanente contrattura in flessione delle dita.

L’andamento della malattia è, però, estremamente variabile tra soggetto e soggetto, mostrando talora un decorso molto lento oppure molto rapido, alternando periodi di recrudescenza e stabilizzazione. Le dita maggiormente coinvolte sono l’anulare e il mignolo nel 70-80% dei casi, ma possono essere colpite tutte le dita.

L’eziologia della malattia è tuttora sconosciuta, anche se diversi studi hanno messo in evidenza il ruolo di una componente genetica. In tale contesto genetico, è verosimile che lavori manuali pesanti, traumi o microtraumi ripetuti possano favorire l’insorgenza della malattia che sembrerebbe associata anche ad alcuni fattori di rischio come il diabete e l’abuso di alcol.

Colpisce principalmente gli uomini verso i 45-50 anni di età.

Morbo di Dupuytren: sintomi e diagnosi

Questa patologia non provoca dolore a differenza di altre malattie che interessano mani, polsi e dita.

Inizialmente si manifesta con un’ipertrofia che determina la formazione di noduli fibrosi nell’aponeurosi palmare, la membrana che protegge il palmo della mano. Successivamente l’aponeurosi si ritrae formando dei cordoni visibili sul palmo.
Questi cordoni, ritraendosi, determinano una progressiva flessione delle dita che risulta poi permanente: quindi le dita si piegano verso il palmo e il paziente non riesce a raddrizzarle.

I quattro stadi del Morbo di Dupuytren:

La patologia si sviluppa in 4 principali stadi:

  • 1° StadioPresenza del nodulo senza flessione delle dita
    Sul palmo della mano compaiono uno o più noduli di piccole dimensioni, non dolorosi.
  • 2° StadioFlessione delle dita < 45°
    Col tempo i noduli formano un cordone duro nel palmo, che tende a ritrarsi. La mano perde la sua funzionalità normale e le dita iniziano a piegarsi verso l’interno.
  • 3° StadioFlessione delle dita < 90°
    La malattia continua a evolvere e le dita iniziano a piegarsi in modo molto evidente.
  • 4° StadioFlessione delle dita > 90°
    All’ultimo stadio della malattia, la mano perde molta della sua funzionalità.

La diagnosi si basa sull’esame clinico dei segni patologici da parte dello specialista della mano e non richiede l’esecuzione di particolari esami strumentali per una conferma diagnostica.

Trattamento del morbo di Dupuytren

Quando la limitazione del movimento impedisce le normali attività quotidiane ne consegue la necessità di intervenire chirurgicamente per rimuovere in modo radicale il cordone.

Vi sono sostanzialmente due tipi di intervento:

in un primo caso la procedura prevede l’asportazione radicale del tessuto patologico con conseguente distensione delle dita: si tratta di una procedura sicuramente più invasiva, ma che permette risultati a lungo termine.

in altri casi è possibile effettuare solo l’interruzione del cordone, mediante una iniezione, in questo modo, allungando il cordone, si ottiene l’estensione del dito senza dover utilizzare il bisturi.

Questa seconda procedura, se dà buoni risultati in termini di ripresa della funzione e scarsa invasività, predispone a recidive più frequenti e in un periodo più breve.

L’operazione viene generalmente eseguita in Day Hospital con anestesia del solo arto superiore. Il post-operatorio prevede diverse medicazioni e un protocollo riabilitativo abbastanza impegnativo, necessari a garantire l’efficacia del trattamento chirurgico.

L’ausilio di tutori, utilizzati solo durante le ore notturne, infine, è sempre necessario.

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