Il ginocchio è la più grande e complessa articolazione del corpo, ha l’importante compito di dare mobilità e stabilità al corpo e questo è possibile grazie alla sua complessa anatomia (L’articolazione del ginocchio).
Purtroppo è una delle articolazioni più soggette a patologie e disfunzioni di vario genere, analizziamo le più comuni:
La gonalgia
Il dolore al ginocchio o gonalgia è molto frequente e può derivare da affaticamento, traumi o patologie che colpiscono questa articolazione. Può presentarsi in pazienti di tutte le età e nella maggior parte dei casi è un disturbo transitorio che si risolve da solo o con semplici cure palliative ed il risposo.
Quando invece diventa persistente, acuto e si accompagna a gonfiore o arrossamenti, può essere sintomo di una patologia o di una lesione seria che richiedono il consulto di uno specialista del ginocchio.
I sintomi del dolore al ginocchio sono numerosi e di diversa natura proprio perché le cause della gonalgia sono molte e possono differire significativamente l’una dall’altra (traumi, sforzi, affaticamento, patologie), ecco i più comuni:
- rigidità e difficoltà ad estendere e flettere la gamba
- gonfiore
- arrossamento e lividi
- debolezza e difficoltà a sostenere il peso corporeo
- scricchiolii quando l’articolazione è in movimento
- deformità a causa di un grave trauma
Gonalgia in seguito a traumi
In seguito ad un trauma possono verificarsi generalmente due situazioni:
- Lesioni meniscali: le lesioni ai menischi sono molto frequenti, soprattutto quelle a carico del menisco mediale e caratterizzano soprattutto gli individui di sesso maschile in età adulta. Invece, le lesioni al menisco laterale insorgono di solito per una malformazione congenita (menisco discoide) o in associazione ad altre lesioni articolari come le lesioni del crociato anteriore;
- Lesioni ai legamenti: sono meno frequenti delle lesioni meniscali ed i più colpiti sono i legamenti collaterali mediali, mentre è meno frequente la lesione ai crociati.
Gonartrosi o artrosi del ginocchio
L’artrosi del ginocchio, o gonartrosi, è la più comune malattia del ginocchio in età senile.
Come la coxartrosi è una malattia cronico-degenerativa che conduce ad un elevato grado di disabilità del paziente.
Può essere grossolanamente definita una sorta di “usura” dei capi articolari, nella quale lo strato di cartilagine che riveste i condili femorali ed i piatti tibiali (la parte superiore dell’osso della gamba, nel punto in cui si allarga per formare l’articolazione del ginocchio) si assottiglia progressivamente fino ad esporre l’osso sottostante.
L’osso reagisce addensandosi e producendo gli osteofiti, escrescenze periferiche appuntite.
Anche la rotula può essere coinvolta da questo processo insieme alla troclea. Il processo artrosico a carico del ginocchio determina la formazione di un liquido che sfoga sul lato posteriore dell’articolazione, nell’incavo del ginocchio (poplite), formando la cosiddetta cisti poplitea di Baker.
Diversi tipi di gonartrosi
- Gonartrosi primitiva: è una condizione di cui non è nota la causa determinante, pare che l’obesità (e quindi il maggior carico sull’articolazione) insieme a fattori predisponenti di tipo costituzionale, giochi un ruolo importante nella progressione della malattia.
- Gonartrosi secondaria: in questo caso i fattori scatenanti sono postumi di fratture articolari del ginocchio o malallineamenti o i postumi di interventi. In rari casi questa patologia può derivare da cause sistemiche, come alcune malattie dismetaboliche.
Malallineamenti: ginocchio varo e valgo
- Ginocchio varo: il ginocchio si definisce varo quando il femore e la tibia non sono perfettamente allineati, ma formano un angolo ottuso aperto medialmente che determina un aspetto degli arti inferiori ad arco per un sovraccarico del compartimento interno o mediale del ginocchio
- Ginocchio valgo: il ginocchio si definisce valgo quando il femore e tibia non sono perfettamente allineati, formando un angolo ottuso aperto lateralmente. Questa condizione è descritta nel linguaggio comune come “ginocchia a X” ed è dovuto ad un eccessivo sovraccarico del compartimento laterale
Osteonecrosi del ginocchio
Con il termine di osteonecrosi si intende la morte del tessuto osseo. E’ una patologia molto simile all’infarto, situazione in cui si verifica un blocco dell’afflusso di sangue e ossigeno ai tessuti a valle dell’ostruzione. Il risultato è la morte cellulare. Le sedi più frequenti sono il ginocchio, l’anca e la caviglia.
L’osteonecrosi può essere distinta in primaria, le cui cause non sono conosciute e secondaria, le cui cause sono note.
Forma primaria
Non vi sono cause ma si possono identificare dei fattori predisponenti come:
- l’abuso di alcol, a causa del deposito dei grassi nei vasi sanguigni;
- il sovrappeso;
- il diabete;
- l’anemia falciforme, per la particolare forma dei globuli rossi, che può causare una ostruzione dei piccoli vasi sanguigni;
- livelli elevati di colesterolo e trigliceridi;
- livelli elevati di acido urico nel sangue.
Forma secondaria
Nelle forme secondarie c’è una condizione preesistente che ne causa l’insorgenza, le cause più frequenti sono:
- Una lesione del ginocchio, come ad esempio una frattura o anche una distorsione;
- La terapia cortisonica prolungata;
- La radioterapia;
- L’embolia gassosa;
- Un intervento chirurgico: esistono delle rare forme secondarie ad un intervento di artroscopia.
Rottura o lesione del menisco
Una distorsione, una brutta caduta o un incidente, sono tutti traumi che possono determinare una rottura o una lesione del menisco. L’origine della lesione meniscale, è infatti in gran parte traumatica, ma può anche essere causata da una patologia, la meniscopatia degenerativa.
I menischi sono fibrocartilagini a forma di semianello che si trovano tra i condili femorali ed i piatti tibiali.
Per ogni ginocchio ce ne sono due:
- menisco mediale o interno
- menisco laterale o esterno
Ciascun menisco ha un corno anteriore, un corpo ed un corpo posteriore.
In generale, sia che la frattura abbia origini traumatiche sia in caso di patologie degenerative, il menisco più spesso interessato dalla lesione è quello mediale: questo succede perché è quello più vincolato e quindi meno capace di adattarsi a sollecitazioni improvvise, inoltre perché è quello sottoposto a maggior carico.
Solitamente i menischi si fratturano in seguito a distorsioni, che si verificano in maggioranza in questo modo: a ginocchio semiflesso, il femore ruota in modo violento sulla tibia, che è vincolata a terra e quindi non può muoversi.