Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

La mano: anatomia e funzioni principali

Riproduci video

Le ossa della mano

La mano è formata da 27 ossa così raggruppate:

  • Il Carpo costituisce la struttura ossea del polso, esso è formato da 8 ossa;
  • Il Metacarpo costituisce il palmo della mano ed è formato da 5 ossa metacarpali numerate dal
    pollice verso il mignolo (I, II, III, IV e V). Le ossa metacarpali uniscono il carpo alle falangi;
  • Le Falangi compongono le dita e in totale sono 14: 3 per ogni dito tranne il pollice che ne possiede solo 2. Le falangi sono distinte in: prossimale o prima falange, che si articola col corrispondente osso metacarpale, intermedia o seconda falange, che si articola con la precedente e distale o terza falange, che porta l’unghia.

I muscoli della mano

La struttura muscolare della mano è molto complessa, i muscoli della mano sono 19, si trovano tutti sulla
faccia palmare e si distinguono in tre gruppi:

  • laterali: posti alla base del pollice. Sono 4 e sono coinvolti nei movimenti del pollice;
  • mediali: posti alla base del mignolo. Questi muscoli sono 4 e sono coinvolti nei movimenti del quinto dito.
  • intermedi: posti nella parte centrale. Questo gruppo comprende 11 muscoli.

L’articolazione della mano

L’articolazione della mano è molto complessa, come altre articolazioni del nostro corpo (L’articolazione del ginocchio: anatomia e funzioni principali)

Tutte le ossa si rapportano tra loro andando a formare le seguenti articolazioni:

  • Radiocarpica: articolazione condiloidea tra la faccia articolare distale del radio e la fila prossimale delle ossa del carpo;
  • Intercarpiche: avviene tra la fila prossimale e distale delle ossa del carpo (articolazione mediocarpica), tra le ossa della fila prossimale, tra le ossa della fila distale. In questa porzione abbiamo, partendo dalla posizione anatomica e andando andando in direzione latero-mediale e prossimo distale le seguenti ossa: ScafoideSemilunare,Piramidale, PisiformeTrapezioTrapezoideCapitato o anche chiamato Grande ossoUncinato;
  • Carpometacarpiche: avviene tra le ossa della fila distale del carpo e le ossa metacarpiche. Sono delle artrodie tranne che per il pollice che presenta un’articolazione a sella;
  • Intermetacarpiche: sono delle artrodie e avvengono tra le basi contigue delle ultime quattro ossa metacarpali;
  • Metacarpofalangee: articolazioni condiloidee tra le teste delle ossa metacarpali e le basi delle falangi prossimali;
  • Interfalangee: articolazioni a troclea (nove di numero, due per ogni dito tranne che per il pollice che ne possiede solo una). Uniscono le teste delle falangi prossimali alla base delle distali.

Innervazioni della mano

I nervi che innervano la pelle e i muscoli della mano sono tre:

  • il nervo mediano
  • il nervo ulnare
  • il nervo radiale

Sono nervi definiti “misti” in quanto contengono sia fibre di tipo sensitivo che di tipo motorio e derivano dal plesso brachiale, presente a livello spinale che ha il compito di innervare gli arti superiori.

Funzioni principali della mano

La presenza di numerose terminazioni nervose, localizzate soprattutto a livello della cute del palmo, conferisce alla mano una notevolissima sensibilità, in particolare sui polpastrelli delle dita.(Tendinite alla mano: quali sono i sintomi? Come si cura?)
La pluralità delle ossa, il gran numero di articolazioni e di muscoli e l’alta sensibilità conferiscono alla mano una notevole completezza di attitudini motorie e di capacità tattili.

La funzione più importante è sicuramente la prensione, ovvero la capacità di afferrare con diverse modalità oggetti più o meno grandi che rende la mano in grado di compiere i lavori più fini e complessi e anche di apprezzare e valutare il volume, la forma, la consistenza, la temperatura e il peso approssimativo di un determinato oggetto.
Ma la sensibilità è un elemento da non sottovalutare. Questo organo è uno dei più ricchi di recettori cutanei e quindi uno dei più sensibili del nostro corpo insieme a bocca e lingua.


Per approfondire

Leggi anche

Vaccini antitumorali ad mRNA: come funzionano?
Cos’è l’RNA messaggero? l’RNA messaggero (mRNA) è una molecola di RNA a singolo filamento, composto da nucleotidi, ovvero unità di base degli acidi nucleici che sono formati da tre componenti, uno zucchero, un gruppo fosfato e una base azotata (citosina, adenina, guanina e uracile). L’mRNA svolge un ruolo cruciale in quanto si presenta come l’intermediario […]
Leggi tutto e guarda il video
mRNA: cos’è? Quali sono le sue sue funzioni?
L’RNA messaggero (mRNA) è un filamento che rappresenta una copia della sequenza nucleotidica contenuta all’interno di un singolo filamento stampo di DNA. Questo processo, si verifica durante una delle fasi a cui va incontro la molecola di DNA, ovvero la fase di trascrizione. Una volta trascritto, l’mRNA viene sottoposto ad un processo di maturazione a […]
Leggi tutto e guarda il video
Vaccinoterapia o immunoterapia oncologica: strategia terapeutica ed effetti collaterali
La vaccinoterapia si sta sempre più integrando nel percorso terapeutico complessivo del paziente oncologico, contribuendo a creare un approccio terapeutico “multimodale” che prevede l’utilizzo combinato o sequenziale di diverse strategie terapeutiche come chirurgia, radioterapia e chemioterapia.Un esempio è rappresentato dalla recente attivazione di studi clinici che prevedono l’utilizzo di vacciniantitumorali dopo completa rimozione chirurgica della […]
Leggi tutto e guarda il video

Rimani aggiornato


    Ho letto e accetto la Privacy Policy.