L’incontinenza urinaria è una condizione caratterizzata dalla perdita involontaria di urina. Si tratta di una situazione di estremo disagio, soprattutto dal punto di vista sociale e relazionale.
La vescica è l’organo dove si raccolgono le urine che in modo continuo vengono prodotte dai reni. Quando la vescica raggiunge un certo grado di riempimento, essa invia il segnale dello stimolo di urinare che può essere controllato affinché, in tempi e in luoghi appropriati la vescica possa essere svuotata nell’atto della minzione.
La minzione avviene grazie alla contrazione della parete muscolare della vescica (muscolo detrusore) ed al rilasciamento della componente sfinterica che rappresenta il meccanismo muscolare di chiusura uretrale (l’uretra è il condotto che porta le urine dalla vescica all’esterno; nella sua porzione vicino alla vescica l’uretra è specializzata grazie ad apparati muscolari, detti sfinteri, alla chiusura del condotto uretrale. La contrazione tonica e fasica delle fibre muscolari degli sfinteri impediscono lo scolo involontario delle urine).
L’incontinenza urinaria femminile
Le donne rappresentano la popolazione maggiormente afflitta e si stima che circa una donna su tre soffra di questo disturbo in quanto l’anatomia degli organi pelvici femminile predispone a problemi dei meccanismi di tenuta.
L’incontinenza è classificata sulla base delle modalità con cui si presentano i sintomi:
- L’incontinenza da sforzo, che si manifesta quando aumenta la pressione dell’addome sulla vescica in occasione di uno sforzo fisico, ma anche quando semplicemente si ride, si tossisce, si starnutisce o durante un movimento; la perdita di efficienza di questa muscolatura si può realizzare a seguito una sofferenza del perineo nei travagli prolungati durante il parto naturale, o molto più semplicemente, all’invecchiamento dei questi tessuti, fenomeno accelerato dalla la menopausa.
- L’incontinenza da urgenza, spesso associata all’impellente sensazione di dovere urinare, è generalmente provocata da contrazioni irrefrenabili ed incontrollabili della vescica. Tali contrazioni involontarie della vescica (vescica iperattiva) possono manifestarsi in presenza di lesioni del sistema di controllo neurologico della vescica, o in alcune patologie infiammatorie, ostruttive o neoplastiche.
- Incontinenza da rigurgito o ostruttiva, si caratterizza per il riempimento della vescica, anche in eccesso, ma nella difficoltà a svuotarlo completamente durante la minzione.
L’incontinenza urinaria maschile
Nell’uomo il problema è sicuramente meno frequente che nella donna ma si calcola che una percentuale variabile dal 2 al 10% della popolazione maschile sia affetta di una qualche forma di incontinenza
Anche nell’incontinenza maschile le cause del disturbo sono da ricondurre a malfunzionamento della vescica (da urgenza), dello sfintere uretrale (da sforzo) o alla coesistenza in percentuali variabili di entrambi i problemi (mista). Inoltre, più frequentemente che nella donna, una causa particolare è l’incontinenza da rigurgito rappresentata da una perdita di urina goccia a goccia continua.
Le cause più frequenti di incontinenza da sforzo nell’uomo si rilevano generalmente dopo gli interventi chirurgici a carico della prostata. Oggi l’intervento maggiormente associato a questo problema è la prostatectomia radicale, intervento eseguito per la cura del tumore prostatico e dove il disturbo si manifesta in circa il 20% dei casi.
Il trattamento con le onde d’urto
Recentemente la terapia extra-corporea onde d’urto ha trovato impiego anche nel trattamento di alcune affezioni andrologiche, tra cui principalmente la disfunzione erettile e l’incontinenza urinaria . Si può pertanto considerare come una novità terapeutica che ha già dimostrato vantaggi interessanti per il paziente.
Le onde d’urto sono onde acustiche udibili e ad alta energia, utilizzate da circa 40 anni in ambito ortopedico come terapia antalgica e nelle sindromi osteoarticolari. Anche in ambito urologico sono usate da tempo nel trattamento della calcolosi urinaria. Le onde d’urto sono generate da una macchina e trasferite al corpo del paziente tramite un apposito trasduttore affinché possano sprigionare il loro effetto terapeutico nel sito interessato Questa forma di terapia, ha il grande pregio di non generare effetti collaterali e non è assolutamente dolorosa.
Consigli nutrizionali e di stile di vita
- Limitare il più possibile il consumo di grassi, soprattutto quelli saturi.
- Limitare il consumo di zuccheri.
- Privilegiare cotture semplici e cercare di evitare completamente le fritture.
- Consumare pasti piccoli e frequenti in modo da evitare dannosi picchi glicemici.
- Consumare adeguate porzioni di frutta e verdura (Alimentazione equilibrata e salute: una stretta correlazione)
- Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno (L’acqua: proprietà e caratteristiche di un composto fondamentale per la vita)
- Cercare di praticare attività fisica quotidiana (Attività fisica ed esercizio fisico)