Il movimento fisico è alla base di ogni tipo di attività umana, perché il nostro organismo è stato
creato per muoversi. I nostri muscoli, l’apparato cardio-respiratorio, l’apparato meccanico sono
stati progettati e realizzati affinché il movimento possa essere il costituente che ci fa stare bene e
ci rende efficienti.
BENEFICI NELL’APPARATO MUSCOLARE
La pratica costante di qualsiasi tipo di sport, influenza in molti modi il nostro apparato muscolare.
Tra i principali benefici si possono riscontrare:
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Aumento del volume del muscolo: quando sottoponiamo i nostri muscoli ad uno sforzo fisico
intenso, si verifica un aumento del volume e della forza (condizione definita “ipertrofia”). La
condizione opposta, ovvero quando il muscolo viene utilizzato raramente, causa una perdita di
volume, che lascia spazio all’insorgenza di tessuto adiposo. -
Aumento delle sostanze energetiche: favorisce il deposito di glicogeno nel muscolo, dove
subirà una scissione in molecole di glucosio, che verranno successivamente utilizzate dal
muscolo per favorirne la contrazione. -
Migliora la coordinazione: in quanto incrementa la velocità di trasmissione degli stimoli nervosi
migliorando la velocità e la coordinazione stessa.
BENEFICI NELL’APPARATO OSSEO
Tra i cambiamenti più influenti possiamo notare:
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Aumenta l’approvvigionamento di calcio: favorisce la nutrizione delle ossa, in quanto causa
un aumento della circolazione sanguigna attraverso cui vengono rifornite di calcio. -
Aumenta la produzione di cellule ossee: l’esercizio fisico è responsabile della produzione
dell’ormone della crescita o GH, del Paratormone e della Calcitonina, ormoni che favoriscono la
rigenerazione del tessuto osseo e, in questo modo, ne garantiscono l’allungamento. -
Sviluppo della larghezza e dello spessore: la trazione dei muscoli esercitata sulle ossa
durante il movimento, favorisce lo sviluppo in spessore e in larghezza, aumentandone la
resistenza e la robustezza.
BENEFICI NELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE
Nei soggetti che si sottopongono ad allenamenti per periodi prolungati, il cuore subisce una serie
di cambiamenti strutturali e funzionali, tra cui:
- Aumenta il volume e lo spessore delle pareti del cuore: aumentano i carichi di volume e
pressione nel ventricolo sinistro, che con il tempo determina l’ispessimento della parete, in
quanto deve rispondere ad un aumento della circolazione sanguigna in tutto il corpo per favorire
il trasporto di ossigeno necessario. - Aumenta la gittata sistemica: il cuore pompa più sangue ad ogni contrazione.
- Riduce il numero di pulsazioni: probabilmente per via delle modificazioni che insorgono per
rafforzare il muscolo cardiaco e permettere, come abbiamo detto, di pompare più sangue e
favorire la circolazione dell’ossigeno. Questo potrebbe implicare che il cuore batte meno volte al
minuto rispetto ad un soggetto non allenato.
BENEFICI NELL’APPARATO RESPIRATORIO
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Riduzione dei tempi di recupero: nei soggetti anche svolgono una regolare attività fisica, i ritmi
della respirazione dopo uno sforzo prolungato, tornano più velocemente a valori normali. Si ha
quindi una riduzione di quello che comunemente viene definito come “fiatone” in quanto, i
soggetti allenati, sono maggiormente propensi ad espandere la cavità toracica e abbassare il
diaframma. - Abbassa la frequenza respiratoria a riposo: la quantità di aria inspirata al minuto è più bassa nei soggetti allenati, rispetto a quella riscontrata in soggetti sedentari.
BENEFICI SUL SISTEMA NERVOSO
La connessione tra attività fisica e attività cerebrale risulta essere molto forte e questa causa la
manifestazione di una serie di benefici tra cui:
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Potenzia la capacità di apprendimento di nuove informazione e migliora la memoria a
breve e a lungo termine: questo fenomeno si può associare all’aumento della frequenza
cardiaca, che favorisce l’aumento del flusso sanguigno e, di conseguenza, l’ossigenazione del
cervello. -
Migliora l’umore e riduce lo stress: l’attività fisica favorisce il rilascio di dopamina e di
endorfine, che aiutano l’organismo ad eliminare le sostanze chimiche che hanno favorito lo
stress e il malumore, causando invece l’aumento dell’euforia.