Il mal di schiena può avere diversi sintomi, tra cui dolore, localizzato o diffuso, rigidità, anche in particolari momenti della giornata, ed in alcuni casi anche formicolio. Per diagnosticare correttamente la causa, si possono effettuare diversi esami strumentali, che nel corso degli anni si sono evoluti diventando sempre più precisi e facilitanti nell’interpretazione finale.
Tra i sintomi, dolori e disturbo in generale sono le principali voci riferite dai pazienti. Più precisamente, possono essere anche suddivise in
- Dolore acuto o lancinante
- Rigidità muscolare
- Intorpidimento, formicolio o prurito
- Difficoltà di movimento
- Debolezza
- Disturbi del sonno
In alcune occasioni, un banale sovraccarico può portare ad un dolore diffuso; in questi casi, possono essere sufficienti poche ore di riposo per riprendere la normale funzionalità della schiena, senza più dolore. In generale, comunque, è sempre bene procedere ad accertamenti diagnostici senza lasciar passare settimane o addirittura mesi. Va infatti considerato, tra le altre caratteristiche del comparto, che la schiena diventa, in caso di problematiche, totalizzante o quasi. Mentre infatti un problema ad un gomito o un ginocchio può essere enucleato e permetterci comunque di portare avanti la quasi totalità delle funzioni quotidiane, la schiena se problematica impedisce spesso le attività più comuni, come ad esempio stare stesi o seduti, camminare, piegarsi per raccogliere un oggetto caduto. Gli esami senza dubbio più importanti sono
- Radiografia della colonna vertebrale
- Risonanza magnetica (RMN)
- Tomografia assiale computerizzata (TAC)
- Densitometria ossea
- Scintigrafia ossea
- Elettromiografia (EMG)
Ovviamente la diagnosi deve essere fatta da un medico specialista. Può essere utile definire come preoccupante quel dolore che interviene dopo specifici accadimenti. Tra i principali, in particolare, attenzione al mal di schiena che
- Si presenta dopo un trauma
- È associato a febbre e brividi
- È associato a perdita di peso ingiustificata
- È associato a incontinenza urinaria o fecale
- È associato a dolore addominale forte e continuo
- È associato a intorpidimento agli arti inferiori o alla zona lombare
Sarà appunto il professionista ad individuare con precisione la tipologia di dolore, quindi la sua origine (se muscolare, ossea o legata a traumi o fratture) e di conseguenza le terapie da intraprendere per la guarigione.