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Apnea ostruttiva del sonno: classificazione e sintomia

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La sindrome dell’apnea ostruttiva del sonno, nota anche con l’acronimo OSAS, è una condizione caratterizzata da pause nella respirazione durante il sonno, della durata di almeno 10
secondi, dovute all’ostruzione ripetute delle vie aeree superiori.
I polmoni non ricevono una quantità sufficiente di aria, questo può generare un forte russare e una temporanea riduzione della quantità di ossigeno introdotta nel sangue. A causa di questa
ipossiemia, il cervello manda degli impulsi nervosi per cercare di irrigidire i muscoli delle vie aeree superiori, in modo tale da mantenerle aperte. Questo causa un disturbo del sonno, che viene
interrotto per pochi secondi.

CLASSIFICAZIONE DEI TIPI DI APNEE NOTTURNE.

  • APNEA NOTTURNA OSTRUTTIVA: è lo stato più comune. Si presenta a seguito di un
    rilassamento dei tessuti molli nella parte posteriore della gola, causando il blocco delle vie aeree
    e l’interruzione temporanea della respirazione. Questo primo tipo è caratterizzato da un russare
    rumoroso.
  • APNEA NOTTURNA CENTRALE: questo stato coinvolge il sistema nervoso centrale, in quanto
    si verifica nel momento in cui il cervello non riesce a controllare i muscoli che sono coinvolti
    nella respirazione. In questo caso, chi ne soffre, russa raramente.
  • APNEA NOTTURNA MISTA: si tratta di una combinazione delle due tipologie sopra descritte.

QUALI POSSONO ESSERE LE CAUSE?
Durante il sonno, i muscoli delle vie respiratorie si rilassano, causandone un restringimento che, in
condizioni normali, non impedisce il regolare flusso d’aria ai polmoni. Mentre, in condizioni
patologiche, questo ne causa il temporaneo blocco e la riduzione del flusso.
Tra le cause più comuni, è possibile riportare:

  • Obesità: influisce in quanto determina un incremento del tessuto adiposo nel collo, che può
    favorire il blocco delle vie aeree.
  • Fumo di sigaretta: può provocare l’infiammazione delle mucose della parte superiore del
    canale faringeo, che causa una riduzione del suo calibro e ne favorisce il collasso durante il
    sonno.
  • Uso di sedativi e consumo di alcol: possono favorire il rilassamento dei tessuti e quindi
    favorire il blocco delle vie aeree.
  • Dormire in posizione supina: questa posizione rende più facile il collasso delle vie aeree,
    inducendo apnea notturna.

SINTOMI
Il sintomo più comune è il russamento, tuttavia non è sempre detto che i soggetti che tendono a
russare la notte soffrano di apnee notturne. Esso potrebbe essere collegato a questa patologia,
nel momento in cui viene seguito da pause silenziose durante il respiro e rantoli. Inoltre, chi soffre
di apnea notturna, mostra sempre una cospicua sonnolenza durante il corso della giornata,
seguita da episodi in cui il soggetto è portato ad addormentarsi nei momenti di tranquillità.
Altri sintomi comuni possono essere:

  • Mal di testa al mattino
  • Scarsa concentrazione
  • Necessità di alzarsi per urinare
  • Bocca secca o mal di gola
    Oltre a ciò, l’ipossiemia e la scarsa qualità del sonno, possono causare un aumento della
    frequenza cardiaca e incrementano il rischio di ipertensione, di ictus e di infarto.

DIAGNOSI E TRATTAMENTI

È molto difficile diagnosticare tale patologia, in quanto si manifesta durante le ore notturne. Di
solito, è sempre il partner ad avvertire i primi sintomi anomali che si manifestano. In questo caso è
molto importante recarsi nei loci specializzati e procedere con una visita più accurata in modo tale
da avere un riscontro da parte di figure esperte e da procedere con le cure più appropriate. É
consigliato perdere peso nei casi di obesità, ridurre il consumo di alcol nelle ore precedenti
all’assopimento, evitare di dormire in posizione supina e smettere di fumare.

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