La pandemia da Covid 19 (SARS-CoV-2) e le misure intraprese per il suo contenimento hanno avuto e continueranno ad avere conseguenze considerevoli nella vita delle persone, specialmente in quelle di minore età, con importanti ripercussioni sul benessere psico-fisico. (Lo stress e le sue conseguenze sulla salute)
Durante la fase pandemica acuta e nelle fasi successive, i diritti di bambini e ragazzi al gioco, allo sport, al tempo libero e alla socializzazione, sono stati gravemente compromessi e spostati in secondo piano, trovando poco spazio nei provvedimenti emergenziali.
Inoltre, la sospensione delle attività educative in presenza, sostituite dalla didattica a distanza, hanno limitato le occasioni di apprendimento, di crescita, di scoperta e di confronto che avvengono a scuola.
Il post Covid nelle strutture ospedaliere
In questo contesto sono arrivati numerosi segnali da parte delle strutture ospedaliere, dai presidi territoriali e reparti di neuropsichiatria infantile i quali hanno registrato un grande incremento dei casi di disagio, autolesionismo, disturbi del comportamento alimentare (Crisi di salute o “era dell’obesità”?) e del sonno, abuso di alcol e droghe, senso di solitudine, ansia, depressione e ritiro sociale.
Le conseguenze post covid in adolescenti e pre-adolescenti
In adolescenza è normale sperimentare le emozioni in modo più intenso rispetto all’età adulta. È quindi comprensibile che l’impatto emotivo della pandemia sia stato più significativo nei giovani.
Studi recenti sottolineano che i cambiamenti negativi più comuni sperimentati dagli adolescenti durante la pandemia da Covid-19 sono:
- Problemi del sonno (insonnia)
- Ansia
- Depressione
- Cambiamenti nel rapporto con il cibo
- Frequenti mal di testa, mal di pancia e altre somatizzazioni
- Isolamento dalla famiglia o dagli amici
- Frustrazione
I problemi del sonno
Il sonno è una questione importante per monitorare lo stato di salute mentale degli adolescenti che accusano sempre più spesso un “debito di sonno”, dormendo mediamente meno delle 8-10 ore raccomandate, questo ha un impatto negativo su comportamenti, umore, apprendimento, memoria.
Risulta dalle indagini che i teenager dopo la pandemia da Covid-19 hanno una tendenza al ritardo dell’orario in cui vanno a dormire, le motivazioni sono di tipo biologico, come il ritardo nel rilascio di melatonina, alle quali si aggiungono cause psico-sociali: gli impegni, lo stress, le preoccupazioni scolastiche, l’assunzione di stimolanti (caffeina, alcolici, nicotina), e soprattutto l’abuso di dispositivi elettronici che, oltre ad interferire col riposo a causa degli stimoli mediatici, con la loro emissione luminosa sopprimono la produzione di melatonina. (Perchè non si riesce a dormire anche quando si è stanchi?)
La depressione, l’ansia e i disturbi correlati
Risulta maggiore in adolescenza che nelle altre epoche dell’età evolutiva la prevalenza di depressione, ansia, ideazione al suididio (il suicidio nel mondo è la quarta causa di morte fra i 15 e i 19 anni), ma in Europa occidentale diventa la seconda, dopo gli incidenti stradali.
La depressione nel post covid comporta disturbi del comportamento alimentare come anoressia, bulimia, binge eating, disturbo da deficit di attenzione/iperattività, disturbo di condotta, disturbo oppositivo provocatorio, disturbo ossessivo-compulsivo, psicosi e manifestazioni psico-somatiche.
Cosa dicono gli studi?
Un’ampia metanalisi appena pubblicata su “Jama Pediatrics”, che ha incluso 29 studi condotti su oltre 80 mila giovani, ha dimostrato che oggi un adolescente su quattro ha i sintomi clinici di depressione e uno su cinque segni di un disturbo d’ansia. La probabilità è particolarmente alta fra i ragazzi più grandi, che più dei bambini hanno risentito delle restrizioni.
Tutto questo è confermato anche da un secondo studio, su 1500 bambini e adolescenti, pubblicato sul “Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry”. Una situazione che potrà purtroppo avere conseguenze negative sul lungo periodo: è stato infatti dimostrato che soffrire di depressione durante l’infanzia e l’adolescenza si associa da adulti a una salute peggiore, mentale e non solo, e a maggiori difficoltà nelle relazioni e nella vita in generale.
A pagare il prezzo più alto sono i ragazzi della scuola secondaria superiore, una fase essenziale per le nuove esperienze e per i primi traguardi, non vivere nella normalità attività come l’esame di maturità o i primi amori per la psiche di un giovanissimo è assimilabile a un lutto e come tale può essere un fattore scatenante di ansia e depressione.