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L’anemia nel paziente oncologico, come riconoscerla e come trattarla

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Cos’è l’anemia

L’anemia è una condizione caratterizzata dalla riduzione patologica dei livelli di emoglobina (Hb) al di sotto dei livelli di normalità (Hb < 13 g/L nel maschio e 12 g/L nella femmina) , che determina una ridotta capacità del sangue di trasportare ossigeno nella giusta quantità necessaria a soddisfare le esigenze di tutti i tessuti. A causa di questa carenza, i tessuti e gli organi del corpo non ricevono l’ossigeno di cui hanno bisogno per svolgere normalmente le loro funzioni. 

Quali sono le cause dell’anemia?

  • Emorragie e sanguinamenti: la perdita di sangue, anche se non evidente o interna, può comportare una riduzione dei livelli di ferro.
  • Scarso apporto di ferro con l’alimentazione: l’anemia può essere causata da una dieta in cui è drasticamente ridotto l’apporto di ferro.
  • Scarso assorbimento del ferro: in alcuni casi possono esserci difetti del metabolismo che non consentono di assorbire a sufficienza il ferro introdotto con l’alimentazione. Questo accade, ad esempio, in presenza di malattie intestinali croniche come morbo di Chron o colite ulcerosa.
  • Gravidanza e allattamento
  • Interventi chirurgici

L’anemia nelle patologie tumorali

I motivi per cui un paziente oncologico diventa anemico sono molteplici. Ci sono spesso delle piccole perdite di sangue nei tessuti malati (specialmente nelle neoplasie del tratto gastrointestinale) (Il tumore del colon-retto: fattori di rischio, sintomi e prevenzione) oppure carenze nutrizionali che si verificano perchè il paziente ha una sensazione di malessere generalizzato che la porta a mangiare meno e a non avere una dieta equilibrata. (Alimentazione e nutrizione clinica: l’importanza della nutrizione in campo oncologico).

I tumori inoltre rilasciano sostanze che hanno un effetto tossico sul midollo osseo, che è la zona dell’organismo nella quale sono prodotti i globuli rossi.

Infine dobbiamo considerare i danni provocati dalla chemioterapia: i farmaci chemioterapici interferiscono con la replicazione del DNA delle cellule a rapida replicazione, con lo scopo di bloccare la crescita incontrollata delle cellule tumorali. Inevitabilmente però sono colpite anche le cellule sane del nostro organismo che si riproducono velocemente, tra cui quelle del sangue.

Quali sono i sintomi dell’anemia?

sintomi che contraddistinguono più spesso l’anemia sono:

  • irritabilità
  • astenia
  • pallore
  • tachicardia
  • dispnea
  • insonnia
  • vertigini

Come curare l’anemia

L’anemia può incidere negativamente sull’efficacia delle terapie, indipendentemente dal tumore cui è associata e per questo va continuamente controllata e corretta.

  • Trasfusioni di sangue: si effettuano nei casi di anemia grave, questa opzione ha il vantaggio di correggere rapidamente lo stato anemico ma ha anche alcuni svantaggi come il rischio di infezioni virali, di reazioni allergiche e accumulo di ferro. Inoltre questo trattamento necessita l’ospedalizzazione.
  • Trattamento con eritropoietina umana ricombinante: è un ormone endogeno prodotto dal rene che stimola il midollo osseo a produrre globuli rossi.
  • Terapia endovenosa od orale con ferro: spesso accompagnato con vitamina B12, acido folico, vitamina C e rame nelle formulazioni orali per aumentarne l’assorbimento.

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