Allattare al seno per almeno sei mesi potrebbe ridurre il rischio di ritardi nello sviluppo neurologico e cognitivo nei bambini. È quanto emerge da un ampio studio condotto da Inbal Goldshtein del KI Research Institute in Israele, pubblicato su JAMA Network Open. L’analisi ha coinvolto 570.532 bambini, di cui oltre la metà (52,1%) allattati al seno per almeno sei mesi.
I ricercatori hanno monitorato i bambini fino ai tre anni di età, osservando che quelli allattati al seno più a lungo presentavano minori probabilità di sviluppare ritardi nelle tappe fondamentali dello sviluppo linguistico, sociale e motorio. I risultati mostrano che i bambini allattati esclusivamente al seno per almeno sei mesi avevano un rischio ridotto del 27% di ritardi nello sviluppo e che qelli allattati al seno, ma non esclusivamente, mostravano comunque un rischio ridotto del 14%.
Una sotto analisi su 37.704 coppie di fratelli ha confermato questi risultati, mostrando che i bambini allattati al seno per almeno sei mesi avevano un rischio inferiore del 9% di ritardi nello sviluppo rispetto ai fratelli allattati per meno tempo. Inoltre, il rischio di disturbi neurologici risultava inferiore del 27%.
Le conclusioni dello studio rafforzano le evidenze a favore dell’allattamento al seno come strategia per promuovere lo sviluppo precoce del bambino confermando l’importanza delle iniziative di salute pubblica volte a sostenere le madri nell’allattamento.