Che cos’è la quercetina?
La quercetina o quercitina è un flavonolo ossia un composto organico naturale appartenente alla classe dei flavonoidi (famiglia dei polifenoli) e ampiamente diffuso nel mondo vegetale.
Nel mondo vegetale i polifenoli sono composti fondamentali per la fisiologia della pianta, essi contribuiscono alla resistenza contro microrganismi ed insetti, alla pigmentazione, alle caratteristiche organolettiche e permettono alla pianta di sopravvivere a determinate condizioni ambientali anche sfavorevoli.
Dove si trova la quercetina?
Si trova in concentrazioni particolarmente elevate in:
- Capperi: alimento con il più alto contenuto di quercetina: 181 mg per 100 g.
- Cipolla rossa
- Mele rosse
- Uva
- Ciliegie
- Scalogno
- Cavoli, broccoli e cavoletti di Bruxelles
- Pomodori
- Agrumi
- Peperoni verdi e gialli
- Noci, mandorle e pistacchi
- Asparagi
- Grano saraceno
Le dosi di quercetina negli alimenti variano a seconda del metodo di coltivazione.
È sempre l’ideale scegliere alimenti biologici per garantire una quantità ottimale di flavonoidi. (I prodotti biologici per preservare l’ambiente e il nostro benessere)
La quercetina per il sistema cardiovascolare
La quercetina ha proprietà antinfiammatorie, antipiastriniche e antitrombotiche.
Queste proprietà sono state individuate in alcuni studi che la descrivono come un valido supporto per la salute cardiovascolare.
Inoltre, la quercetina, è molto utilizzata per il trattamento di:
- Insufficienza venosa
- Emorroidi
- Vene varicose
- Edema
La quercetina per la pelle
La quercetina in quanto potente antiossidante contribuisce a ridurre i danni cutanei causati dai raggi solari, una delle prime cause della comparsa di inestetismi, macchie e rughe.
L’esposizione al sole, porta comporta la produzione di radicali liberi che sono sostanze che alterano e danneggiano la struttura della sintesi di collagene ed elastina nella pelle, provocando così invecchiamento precoce a livello cutaneo.
La quercetina come antinfiammatorio
La quercetina sta guadagnando terreno anche come coadiuvante nutraceutico nelle terapie farmacologiche antinfiammatorie, in quanto si è rivelata utile ad inibire la produzione di prostaglandine e leucotrieni, che hanno effetti pro-infiammatori.
La quercetina e il Covid-19
Uno studio internazionale ha scoperto che la quercetina funge da inibitore specifico per il virus responsabile del COVID-19, mostrando un effetto destabilizzante sulla 3CLpro, una delle proteine fondamentali per la replicazione del virus. Inoltre la quercetina va ad occupare il sito recettoriale della cellula ospite a cui le strutture del virus si agganciano bloccando così la penetrazione nella cellula ospite.
La quercetina in oncologia
Ad alte concentrazioni funziona come pro-ossidante con conseguente citotossicità a livello delle cellule tumorali, con diversi meccanismi:
- ridurre la proliferazione cellulare;
- indurre l’apoptosi (morte programmata) delle cellule cancerose;
- causare l’arresto del ciclo cellulare delle cellule tumorali
- prevenire le metastasi.
La biodisponibilità
La quercetina è poco biodisponibile a causa del ridotto assorbimento a livello intestinale, rapido metabolismo ed escrezione. Tutto questo porta ad una breve emivita dei metaboliti della quercitina nel sangue. Per questo motivo quando si assume la quercitina come nutraceutico è bene che questa sia veicolata con dei fosfolipidi che permettono alla molecola di essere assorbita fino a 50 volte di più.
Controindicazioni
L’assunzione orale di quercetina negli esseri umani sembra essere ben tollerata e fino ad oggi è stata osservata solo un’incidenza molto bassa di effetti avversi, rappresentati da un lieve mal di testa, dolore allo stomaco e nausea se la quercitina viene assunta a senza cibo.