Ogni bambino presenta una certa variabilità nell’acquisizione delle tappe dello sviluppo linguistico (“lo sviluppo del linguaggio nel bambino“), tuttavia esistono alcuni criteri da tenere in considerazione per poter definire un bambino “parlatore tardivo”.
Si parla di ritardo di linguaggio quando a diciotto mesi il vocabolario del bambino è inferiore a 15 parole, intorno ai ventiquattro mesi è inferiore a 50 parole ed a trenta mesi non ha sviluppato l’abilità di combinare due parole per la formazione delle prime piccole frasi. Dopo i tre anni, normalmente, il bambino possiede le capacità linguistiche espressive, ricche di vocaboli, che gli permettono di formulare delle frasi complete grazie alla padronanza di elementi grammaticali e sintattici
Se tutto ciò non avviene, probabilmente si ha un Disturbo Specifico del Linguaggio (DSL)
È molto importante che i genitori, ai primi segnali di ritardo o difficoltà di linguaggio del proprio bambino, si rivolgano al pediatra o direttamente al logopedista per una valutazione e un eventuale tempestivo trattamento riabilitativo.
Cosa sono i Disturbi Specifici del Linguaggio (DSL)?
Il DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – quinta edizione) definisce il disturbo di linguaggio come una persistente difficoltà nell’acquisizione e nell’uso di diverse modalità di linguaggio (linguaggio parlato, scritto, gestuale o di altro tipo) dovute a:
- deficit della comprensione o della produzione che comprendono un lessico ridotto,
- limitata strutturazione delle frasi (capacità di costruire frasi basandosi su regole sintattiche e morfologiche)
- compromissione delle capacità discorsive (capacità di usare parole o di connettere frasi tra loro per descrivere un argomento o sostenere una conversazione)
Il DSM-5 definisce, oltre al disturbo del linguaggio, altri tre disturbi della comunicazione:
- Disturbo fonetico-fonologico
- Disturbo della fluenza con esordio nell’infanzia (balbuzie)
- Disturbo della comunicazione sociale (pragmatica)
Trattamento e cura
l trattamento riabilitativo consigliato in caso di disturbi del linguaggio è la Logopedia, che può essere erogata sia in forma individuale che in piccolo gruppo. In caso di adeguate competenze di comprensione si può attendere fino ai 36 mesi per intraprenderla, diversamente va valutata una presa in carico precoce.