Le nuove raccomandazioni sull’impiego della Dieta Mediterranea (Dm) nella prevenzione primaria e nella gestione di numerose patologie croniche sono state pubblicate ufficialmente all’interno del Sistema Nazionale Linee Guida (Snlg) dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss).
Partendo dall’analisi di oltre 3.800 studi clinici, sono state redatte 81 raccomandazioni che spaziano dall’ambito cardiovascolare all’oncologia, dalle malattie metaboliche ai disturbi neurodegenerativi.
Il documento rappresenta uno strumento concreto al supporto dell’utilizzo del noto modello alimentare, in diversi contesti clinici. La Linea Guida include, inoltre, valutazioni economiche, considerazioni sulla sostenibilità ambientale e indicazioni per l’applicazione della DM in ambito educativo e di promozione della salute pubblica.
La Dieta Mediterranea è un modello nutrizionale riconosciuto dall’Unesco come bene protetto ed è stata inserita, già nel 2010, nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
Si fonda sul consumo abituale di cereali, frutta, verdura, semi e olio d’oliva, rispetto a un uso più limitato di carni rosse e grassi animali. Prevede un consumo moderato di pesce, carni bianche (come il pollame), legumi, uova, latticini e dolci, privilegiando prodotti locali, stagionali e minimamente trasformati.
Rappresenta, inoltre, uno stile di vita caratterizzato da attività fisica moderata e regolare, giusti tempi di riposo e convivialità. È in linea con i principi di biodiversità, sostenibilità e rispetto della produzione locale e incarna, inoltre, un patrimonio culturale che promuove la connessione sociale e intergenerazionale.
Le 81 raccomandazioni del documento sottolineano con forza l’efficacia della Dieta Mediterranea nel ridurre la mortalità e l’incidenza di numerose condizioni croniche. Tra queste, le malattie cardiovascolari, nelle quali la DM (arricchita con olio extravergine d’oliva) è raccomandata per la prevenzione di ictus, fibrillazione atriale, arteriopatia periferica. In oncologia, le raccomandazioni riguardano la prevenzione di tumori in diverse sedi (mammella, colon-retto, polmone, stomaco). Nell’ambito delle patologie metaboliche, le evidenze cliniche supportano l’efficacia della dieta nel prevenire diabete mellito tipo 2, obesità e sindrome metabolica. In merito ai disturbi neurodegenerativi, vi sono benefici documentati sulla riduzione dell’incidenza di Alzheimer, depressione e fragilità in età avanzata. In gravidanza, la DM ha solidi benefici sul diabete gestazionale e sulle alterazioni patologiche del peso neonatale.
Alla voce “dubbi” si registrano nuove ricerche, ormai in numero e concretezza assolutamente sufficiente per spingerci a prenderne seriamente in considerazione gli esiti. La carne (di qualità) è l’unico alimento per cui non esistono intolleranze di alcun tipo. Il pesce (sempre di qualità), è ricco di Omega-3, mentre è ormai acclarata la mancanza di nesso tra uova e colesterolo, per cui oggi diverse linee guida indicano la possibilità di mangiare serenamente anche uno o due uova al giorno. Per quanto riguarda il glucosio più in generale, quelli che in etichetta si identificano sia come Carboidrati che come Zuccheri, è ampiamente dimostrato il suo elevatissimo potere infiammatorio, ed è la prima causa della cosiddetta infiammazione cronica silente, alla base della sindrome metabolica e delle numerosissime patologie conseguenti. Mentre un valido apporto proteico è fondamentale non solo nelle attività sportive, oggi ancora molto legate all’assunzione di zuccheri, ma anche nella resistenza di fronte a trattamenti medici invasivi, chirurgici e non. Infine, sono sempre più numerose le voci di scienziati dell’alimentazione che mettono in discussione sia un eccessivo apporto di cereali, sia la sostituzione delle proteine animali con le stesse.
La Dieta Mediterranea propone, come scritto, tra i suoi positivi collaterali, convivialità e movimento. Questi ultimi due elementi fanno parte dello stile di vita, che può essere vissuto anche con differenti alimenti sulla tavola. Infine…lo sapevi che la Dieta Mediterranea è stata inventata negli Usa nel 1960? La questione è quindi aperta, e certamente meritevole di ulteriori validi approfondimenti.