Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Cosmesi. Conoscere la differenza tra dermatologicamente testato e clinicamente testato

Cosmesi




Nei reparti di cosmesi, sulle etichette dei prodotti, compaiono spesso le diciture “dermatologicamente testato” e “clinicamente testato”. A fare chiarezza su cosa significano esattamente e quali garanzie offrono al consumatore è Fabrizia Pittano in un articolo comparso su Cosmetica33.

La pubblicità dei cosmetici: le regole da rispettare

I claim cosmetici, cioè le dichiarazioni riportate su etichette, confezioni e materiali pubblicitari, spiega l’esperta sono regolamentati a livello europeo dal Regolamento 655/2013 della Commissione Europea che stabilisce sei criteri comuni che ogni dichiarazione deve rispettare. I claim devono essere in linea con le disposizioni vigenti; non devono contenere informazioni false; devono essere supportati da prove scientifiche verificabili; non devono indurre in errore il consumatore; non devono screditare prodotti concorrenti; devono essere chiari e comprensibili per il consumatore medio. Questi criteri servono a tutelare i consumatori e garantire che le informazioni fornite siano affidabili e trasparenti. Anche le diciture presenti sui cosmetici che indicano “Dermatologicamente testato” o “clinicamente testato” devono rispondere a questi requisiti.

Il claim “dermatologicamente testato” viene menzionato nel Technical Document on Cosmetic Claims, un documento redatto nel 2017 sotto la supervisione della Commissione Europea. Secondo questa linea guida, tale dicitura indica che il prodotto è stato testato su esseri umani sotto la supervisione di un dermatologo. Il test può riguardare sia la tollerabilità cutanea sia l’efficacia del prodotto, ma non necessariamente entrambe.

“Dermatologicamente testato”: serve la supervisione di un dermatologo

Un aspetto importante riguarda il nickel: il claim “dermatologicamente testato” non implica automaticamente che il prodotto sia privo di questa sostanza. Per specificare la presenza o meno di nickel, viene utilizzata l’indicazione “nickel tested”, spesso accompagnata da una soglia di sicurezza. Inoltre, “dermatologicamente testato” non significa automaticamente adatto alle pelli sensibili, a meno che non sia esplicitamente specificato con claim aggiuntivi come “testato su pelli sensibili”.

“Clinicamente testato”: serve la valutazione di personale medico

La dicitura “clinicamente testato” ha un significato più ampio rispetto a “dermatologicamente testato”. Sempre secondo il Technical Document on Cosmetic Claims, un prodotto clinicamente testato è stato valutato su esseri umani sotto la supervisione di personale medico qualificato, seguendo protocolli clinici rigorosi.

Questa indicazione non è limitata solo alla dermatologia: può coinvolgere anche altri specialisti a seconda del tipo di prodotto. Inoltre, i test devono essere documentati con relazioni sui dati raccolti e le loro interpretazioni.

Un dubbio frequente tra i consumatori riguarda l’eventuale sperimentazione sugli animali. Tuttavia, è bene ricordare che, in Europa, i test cosmetici sugli animali sono vietati dal 2013. Pertanto, né il claim “dermatologicamente testato” né “clinicamente testato” implicano test su animali.

Per approfondire

Leggi anche

Longevità, le raccomandazioni Iss per guadagnare 15 anni di vita
Se non l’avete ancora fatto, a 50 anni siete comunque ancora in tempo. Per? Vivere 15 anni di più, adottando uno stile di vita sano. Per prima cosa, naturalmente, è necessario dire ‘no’ al fumo e controllare la pressione arteriosa. È quanto emerge da uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, con il […]
Leggi tutto
Digiuno intermittente e restrizione calorica, quali i diversi effetti sulla perdita di peso?
E’ sempre interessante notare come alcuni dei più recenti studi scientifici si trovino a confermare comportamenti frutto di antiche conoscenze. E’ il caso anche di quest’ultimo lavoro, che in fondo trova prime conferme da esperienze millenarie provenienti anche dalla antica medicina ayurvedica. Lo studio clinico randomizzato è stato condotto negli Stati Uniti ed ha confrontato […]
Leggi tutto
Mal di schiena. Possibili origini ed esami diagnostici.
Il mal di schiena può avere diversi sintomi, tra cui dolore, localizzato o diffuso, rigidità, anche in particolari momenti della giornata, ed in alcuni casi anche formicolio. Per diagnosticare correttamente la causa, si possono effettuare diversi esami strumentali, che nel corso degli anni si sono evoluti diventando sempre più precisi e facilitanti nell’interpretazione finale. Tra i […]
Leggi tutto e guarda il video

Rimani aggiornato


    Ho letto e accetto la Privacy Policy.