Durante i cambi di stagione può essere utile prepararsi attraverso specifiche pratiche che trovano il proprio fondamento anche nella natura. Una buona parte di queste pratiche sono centrate sull’intestino, che sappiamo essere un vero e proprio secondo cervello, un organo a tutti gli effetti capace di sovraintendere a molteplici funzioni, corporee e mentali.
L’assunzione di manna può migliorare il nostro intestino in vista della primavera.
La manna è il prodotto che si ottiene dalla solidificazione della linfa elaborata che fuoriesce, durante la stagione estiva, dalle incisioni praticate sul fusto e sulle branche principali di alcune specie di frassino del genere Fraxinus L.
Ma cosa è la manna?
Si tratta di un essudato zuccherino costituito principalmente da mannite, acidi organici, acqua, glucosio, fruttosio, mucillagini, resine e composti azotati; una composizione qualitativa e quantitativa molto complessa fortemente influenzata dalla zona di provenienza, dall’esposizione alla luce, dalle caratteristiche chimico fisiche del terreno, dall’età delle piante e dall’andamento stagionale. La manna tipo cannolo si forma dal gocciolamento della linfa lungo la corteccia assumendo un aspetto stalattitiforme. Si tratta della parte più pregiata in quanto risulta quasi totalmente priva di impurità. Negli anni è stato messo a punto un sistema che prevede l’uso da un filo di nylon legato ad una piccola lamina d’acciaio posta sotto l’incisione, esso permette la raccolta ogni due giorni a differenza del metodo tradizionale che avveniva settimanalmente e consente inoltre di ottenere dei cannoli più lunghi quasi totalmente privi di impurità. Dall’ultimo dopoguerra in poi la coltura ha subito un rapido declino, rimanendo relegata in ristrette superfici in particolare della Sicilia. Qui gli ultimi frassinicoltori – poco più di cento anziani contadini – contribuiscono ancora oggi a mantenere viva la coltura e a scongiurare la temuta scomparsa di un tale patrimonio vegetale, che ha rappresentato per secoli una risorsa portante dell’economia locale ed è unico per le sue proprietà nutritive e organolettiche.
Insieme alla manna, fondamentale è l’assunzione di probiotici.
Dal greco pro bios, favoriscono la vita e nel caso specifico della flora intestinale, sono regolatori tra vari ceppi batterici che occupano lo spazio a disposizione con il nome di microbiota intestinale. Anche in questo caso servono specifiche attenzioni al momento dell’acquisto. I ceppi batterici all’interno del prodotto, ad esempio, non devono essere attivati, diversamente al momento dell’acquisto, dopo confezionamento, trasporto e posizionamento sugli scaffali, questi saranno in quantità di molto inferiore a quanto dichiarato all’atto della produzione. Non è quindi solo il numero a determinarne la qualità, ma anche soprattutto il tipo di confezionamento e conservazione. Un classico misunderstanding sul probiotico è quello secondo cui va assunto per brevi periodi, ad esempio un paio di settimane o poco più in coincidenza con l’assunzione di antibiotici. In realtà, il probiotico è funzionale nell’equilibrio batterico del microbiota se assunto per periodi lunghi, anche di diversi mesi; a cui far seguire solo una breve pausa per iniziare poi con un nuovo lungo periodo di cura del proprio intestino.
L’acqua resta l’elemento da cui non si può prescindere.
Il nostro corpo funziona bene se assumiamo una quantità di acqua giornaliera compresa tra il litro ed il litro e mezzo. Alcune specifiche.
Meglio lontano dai pasti, ma non obbligatoriamente.
I liquidi di una bibita, o quelli presenti all’interno di frutta e verdura, non vanno conteggiati come acqua, quindi non influiscono sulla quantità giornaliera raccomandata.
La quantità giornaliera raccomandata va inoltre assunta a piccoli sorsi durante l’intera giornata; un litro d’acqua la sera, bevuto in fretta per raggiungere il minino raccomandato giornaliero, non avrà il medesimo effetto se bevuta con calma su più ore, oltre a condannarvi quasi sicuramente ad almeno una sveglia notturna per andare in bagno.
Infine, la quantità d’acqua può naturalmente crescere nel momento in cui si ha a che fare con sportivi, in particolar modo di endurance e di sicuro nelle stagioni più calde.