Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un terzo delle malattie cronico degenerative come diabete, sindrome metabolica, malattie cardiovascolari e tumori è prevedibile grazie a una corretta alimentazione.
Qual’è la differenza tra alimentazione e nutrizione?
Alimentazione
Con il termine alimentazione si intende il semplice atto del mangiare finalizzato al soddisfacimento delle esigenze fisiologiche. Si fornisce cibo all’organismo che otterrà, tramite i processi di digestione e assorbimento, l’energia e le sostanze necessarie per il corretto funzionamento dell’organismo.
L’alimentazione è quindi il mezzo per nutrirsi, per introdurre nell’organismo nutrienti e altre molecole necessarie per attivare e sostenere le funzioni vitali.
Nutrizione
Con il termine nutrizione si intende invece la scienza che studia l’interazione dei nutrienti con l’organismo, il corretto apporto di nutrienti attraverso il cibo e l’alimentazione, che e ha come obiettivo il mantenimento o il ripristino in caso di malattia, della salute dell’individuo.
Gli alimenti contengono macronutrienti come carboidrati, proteine, grassi e micronutrienti come vitamine, e minerali, ma contengono anche altri composti importantissimi per il corretto funzionamento dell’organismo come fibra e antiossidanti.
La nutrizione studia e individua le quantità dei diversi composti che devono essere assunte. Questo per prevenire problemi legati ad una assunzione eccessiva o ad una assunzione non sufficiente, individuando quindi le giuste quantità e proporzioni necessarie per mantenere un buono stato di salute.
Che cos’è la nutrizione clinica
La nutrizione clinica è una specialità dell’area medica che è finalizzata al mantenimento, oppure al raggiungimento, di un adeguato stato di nutrizione attraverso vari tipi di intervento che possono essere di tipo preventivo, diagnostico, e anche terapeutico.
Senza precoci interventi nutrizionali è frequente che lo stato di nutrizione venga compromesso in maniera diversa in corso di malattie che hanno un’entità clinica rilevante. Lo stato di nutrizione del soggetto ed il tipo e la qualità della nutrizione in corso di malattia, possono anche influenzare l’andamento della malattia stessa, la durata dell’ospedalizzazione, l’incidenza delle varie complicanze che possono essere associate alla patologia, e quindi alla fine anche la prognosi della malattia stessa.
La nutrizione clinica in oncologia
L’attività di nutrizione clinica si basa su un modello organizzativo standardizzato che viene incentrato sulle strutture di dietetica e nutrizione clinica ospedaliera, che hanno la funzione di integrare l’attività, sia a livello ospedaliero, che a livello ambulatoriale e, a volte anche domiciliare, e connette in modo organico l’area di nutrizione clinica con le altre aree terapeutiche. La nutrizione clinica quindi, è qualcosa di trasversale che interessa varie specialità mediche e quindi si interseca con l’attività di vari specialisti nella cura di varie malattie.
La gestione del paziente oncologico prevede un’azione che si sviluppa su due linee parallele:
- il trattamento farmacologico e chirurgico del paziente
- la terapia di supporto e sintomatica
Oltre il 70% dei pazienti affetti da neoplasia sviluppa i segni della cachessia e il problema della perdita di peso risulta fortemente correlato alla sopravvivenza del paziente stesso. L’attenzione ai problemi nutrizionali è stata posta tardivamente ma oggi si sa che la cachessia neoplastica inizia ad avvenire molto precocemente durante la storia clinica della malattia.
Per questo motivo è fondamentale fare prevenzione, diagnosi precoce e terapia nutrizionale che può essere fatta insieme ad altre importanti terapie integrate, allo scopo di migliorare la qualità della vita del paziente. (La medicina integrata: una nuova branca nel campo oncologico, Che cos’è e come funziona l’estetica oncologica?)